Due satelliti lanciati in orbita, il primo entro il 2020, cattureranno informazioni sullo stato di salute del pianeta, dei mari i particolare. I dati verranno raccolti in un sistema dati realizzato dalla società Advanced Computer Systems ACS del gruppo Exprivia
Si chiama Sentinel 6 ed è la ‘missione’ di altimetria satellitare che nell’ambito del programma europeo Copernicus, ha il compito di monitorare il livello dei mari e i cambiamenti climatici. Missione che per il suo valore di tutela ambientale necessita di raffinata tecnologia, precisa e di perfetta qualità. E dopo tante ricerche spaziali la scelta è stata ‘vinta’ dalla società Advanced Computer Systems ACS del gruppo Exprivia, specializzata nei sistemi e applicazioni per il settore aerospaziale. Quale capofila di un raggruppamento di aziende europee, quest’ultima si è aggiudicata la gara internazionale, indetta dall’ente intergovernativo EUMETSAT, per la realizzazione del sistema informatico “Payload Data Acquisition and Processing System”: una sorta di bacino e collettore di tutti i dati provenienti dalla missione spaziale. Il contratto, che ha un valore economico di 5 milioni di euro in tre anni, prevede l’ideazione di due satelliti Sentinel-6/Jason-CS, la messa in orbita del primo dei due è prevista per fine 2020.
Il sistema informatico sarà in grado di catturare le informazioni provenienti dai due satelliti che verranno analizzate per misurazioni accurate su scala globale dell’altezza della superficie oceanica, utili per modellare la circolazione degli oceani, migliorare le previsioni atmosferiche e monitorare i cambiamenti climatici, appunto.