Sono le esportazioni, ancora una volta, il motore del settore. Lo annuncia Assocomaplast (l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma), che ha elaborato il consuntivo di settore del 2015, anche sulla base dei dati di commercio estero di fonte ISTAT.
โIl dato di maggiore soddisfazione per le aziende italianeโ commenta Alessandro Grassi, presidente di Assocomaplast (nella foto), โรจ quello relativo alle esportazioni, che ancora una volta si confermano motore propulsivo per il settore. Infatti, una decisa accelerazione registrata negli ultimissimi mesi dellโanno ha dato ulteriore slancio alle vendite allโestero che, oltrepassando la soglia dei 2,9 miliardi di euro, hanno stabilito un nuovo record storico, ampiamente superiore al precedente di 2,75 miliardi realizzato nel 2007.โ
Di conseguenza, lโassociazione ha rivisto al rialzo i preconsuntivi elaborati lo scorso dicembre, stimando una produzione nazionale nellโordine dei 4,15 miliardi di euro, valore che conferma la tendenza positiva registrata a partire dal 2010, dopo la pesante flessione registrata a cavallo dellโultima crisi economica mondiale. Le rilevazioni tra le imprese associate ad Assocomaplast hanno peraltro evidenziato come per loro nel 2015 il fatturato sia aumentato in misura maggiore rispetto alla media del comparto.
Lโincremento del 18% delle importazioni conferma la sensazione di ripresa del mercato interno. Parallelamente, lโindagine congiunturale svolta a inizio marzo su un campione significativo di aziende trasformatrici italiane evidenzia un miglioramento rispetto allo scorso febbraio e anche le previsioni a 3-4 mesi rivelano una decisa tendenza al rialzo relativamente allโacquisizione di ordini e alla produzione.
Tornando alle esportazioni, una prima analisi delle macro-aree di destinazione delle vendite allโestero di macchinari italiani mostra lโespansione dellโarea NAFTA, risultato soprattutto di maggiori forniture ai trasformatori statunitensi: +50% il valore del 2015 sul 2014, fino a oltre 260 milioni di euro. Crescita nellโordine dei 20 punti anche per quanto concerne Messico e Canada.
Trend positivo (+11%) anche per quanto concerne le vendite ai mercati facenti parte dellโUnione Europea – a conferma della progressione registrata negli ultimi anni โ che si contrappone perรฒ a una complessiva flessione di quelle ai paesi extracomunitari, trascinate verso il basso dalla perdurante contrazione del mercato russo, tuttora penalizzato dalle ben note turbolenze economiche e politiche
Tra gli altri primari mercati di riferimento si possono citare:
โข il Brasile, dove lโindustria trasformatrice non fa eccezione rispetto alla fase depressiva attraversata dal paese (del resto, lโAssociazione di categoria locale ha recentemente diffuso i dati relativi alla produzione di manufatti: -8,7% nel 2015 rispetto al 2014). Di conseguenza, le forniture italiane di macchine per materie plastiche e gomma risultano in calo del 12%
โข la Cina, in arretramento quale sbocco per gli esportatori italiani (ma, in effetti, anche per i concorrenti tedeschi); nel complesso, in base alle statistiche di fonte locale, lo scorso settembre le importazioni cinesi di macchine per materie plastiche e gomma risultavano in calo del 27%, sia a causa del rallentamento generale dellโeconomia locale sia in funzione di unโaumentata produzione interna
โข la Polonia, che assorbe il 5% dellโexport italiano di settore e sale al terzo posto nella classifica dei paesi di destinazione, confermando il trend tendenzialmente in crescita degli ultimi anni
โข lโIndia, in controtendenza con un +16%.
Non si smentisce la Germania, da sempre primo partner commerciale dellโItalia, verso cui le esportazioni hanno registrato un +14%.