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Haitian MM Italy: crescita, innovazione e nuove sfide

Davide Bonfadini, CEO di Haitian MM Italy, traccia un bilancio dei primi tre anni di attività e illustra prospettive e tendenze per il 2025

di redazione2
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Dopo aver introdotto in Italia i prodotti del brand cinese Haitian e aver ricoperto per 15 anni il ruolo di General Manager delle macchine del colosso cinese, Davide Bonfadini ha fondato all’inizio del 2022 Haitian MM Italy.
Lo abbiamo incontrato nel quartier generale di Brescia, che si sviluppa su una superficie di 4.000 metri quadrati, da dove con la sua squadra gestisce la distribuzione e l’assistenza delle presse a iniezione e pressofusione Haitian per termoplastici, per il mercato italiano e romeno.

Sono ormai tre anni di Haitian MM Italy: qual è il bilancio?

La vendita delle macchine Haitian in Italia negli ultimi anni ha continuato a crescere e nel 2021 ha raggiunto un risultato straordinario con l’installazione di 520 presse, con l’affermazione del marchio Haitian nel nostro paese, un’ascesa consentita dalla tecnologia e dalla filosofia vincenti del costruttore cinese.
In questi tre anni Haitian MM Italy ha consolidato la propria presenza sul mercato italiano, confermando la validità della scelta strategica di creare una società dedicata esclusivamente alle presse a iniezione Haitian.
Attualmente, il nostro team conta circa 30 dipendenti diretti in Italia, supportati da una rete di collaboratori esterni che porta l’indotto complessivo a circa 75-80 persone. Se il 2021 è stato un anno record, nel 2023 abbiamo registrato 230-240 installazioni, un risultato che siamo riusciti a mantenere anche nel 2024 nonostante le difficoltà del mercato.
Dal 2009, anno di ingresso di Haitian in Italia, per il settore della plastica abbiamo installato circa 4.000 macchine, conquistando ormai una quota di mercato significativa e rendendo il brand ampiamente riconosciuto e apprezzato.

Quali sono stati i risultati del 2024?

Quello che abbiamo creato in questi anni a livello di staff commerciale e tecnico ci ha consolidato. Il 2024 ha visto un ulteriore rafforzamento, abbiamo acquisito ben 54 nuovi clienti. Tra i traguardi più significativi raggiunti, cito l’installazione di una pressa da 4.000 tonnellate presso un’azienda di Lecco, attiva nella produzione di stampi e nello stampaggio. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti, considerando che di solito le vendite si concentravano su macchine da 2000-2500 tonnellate.

Voi seguite Italia e anche Romania, come è il mercato in Romania?

La Romania rappresenta un mercato in crescita, sebbene con numeri inferiori rispetto all’Italia. Nel 2024 abbiamo venduto circa 45 macchine, in linea con l’anno precedente. La nostra filiale rumena, composta da sei persone tra tecnici, commerciali e amministrativi, ci consente di offrire un servizio completo e soddisfacente anche in questo mercato, dove siamo presenti da due anni con risultati incoraggianti.

Qual è il tipo di macchina che si vende di più?

Le macchine elettriche rappresentano circa il 50% delle nostre vendite. La fascia media, tra le 150 e le 300 tonnellate, è la più richiesta, con applicazioni prevalenti nei settori del packaging, elettrodomestici, medicale, casalingo, edilizia, PVC e illuminazione. L’automotive in Italia è una nicchia, ma la varietà dei settori coperti dalla tecnologia Haitian garantisce una diversificazione strategica.

L’offerta tecnologica inoltre è in continua evoluzione?

Assolutamente sì. Haitian ha ampliato il proprio portafoglio includendo macchine speciali per applicazioni particolari, consolidando la propria presenza non solo in Italia, ma anche a livello globale. Offriamo un servizio completo, fungendo da referente unico per l’intera commessa, supportando i clienti nell’adozione di soluzioni conformi agli incentivi Industria 4.0. Il nostro pacchetto è chiavi in mano, includendo automazione, robotica, certificazioni CE, protezioni e periferiche a marchio Formax.

Avete sviluppato anche un’area di automazione e robotica, quali sono i trend in questo ambito?

La produzione dei robot Hilectro, avviata ormai qualche anno fa, ha registrato un notevole successo. Oggi circa l’80% delle macchine vendute è equipaggiato con i nostri robot, confermando l’importanza crescente dell’automazione nel settore dello stampaggio plastico.

Avete poi sviluppato l’ambito die casting, con quali risultati?

Haitian Die Casting, attiva da circa dieci anni nella produzione di macchine per pressofusione, affronta un mercato di nicchia. L’Italia è la patria della pressofusione quindi è ancora difficile approcciare i clienti, sembra di essere tornati indietro di 15 anni quando i clienti del settore plastica erano prevenuti nei confronti dei marchi cinesi. Eppure, nonostante le iniziali resistenze, i clienti che hanno scelto i nostri macchinari hanno rinnovato la fiducia acquistando poi anche la seconda o la terza unità, a testimonianza della qualità e dell’affidabilità del prodotto.

Quali sono le aspettative per il 2025?

Guardiamo al 2025 con ottimismo. Partiamo con un portafoglio ordini già significativo, con circa 100 macchine vendute da installare, a conferma di un percorso di crescita solido e promettente.
Saremo a Mecspe, a Bologna dal 5 al 7 marzo, dove invitiamo tutti a venire a conoscere meglio i nostri prodotti.
Oltre a questa importante data, stiamo organizzando un Open House nei primi giorni di Novembre dove nella nostra sede di Brescia riproporremo le macchine esposte allo stand Haitian alla fiera K il mese precedente.
Questo per dare la possibilità a tutti di visitare le ultime novità presentate da Haitian e visionare il nostro stabilimento.

Mecspe: Pad. 36 Stand D24

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