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Intervista: Sandretto, stampanti 3D made in Italy

di Cecilia
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Sandretto intervista Fausto Ventriglia su stampa 3D

Storica produttrice di presse ad iniezione, lโ€™azienda italiana Sandretto ha lanciato una gamma di stampanti 3D industriali. Ne abbiamo parlato con Fausto Ventriglia, Ceo della societร 

Sandretto, fondata nel 1946 dai fratelli Sandretto, ha attraversato un forte cambiamento nel corso degli ultimi due anni ed รจ ora di proprietร  di Photonike Capital, una societร  belga quotata alla Borsa di Parigi. Di conseguenza, ha un nuovo management che sta potenziando lo stabilimento di produzione situato a Pont Canavese (To), il quale si estende su 40.000 mq , con 25.000 mq coperti e totalmente ristrutturati. Entrare nel mercato della tecnologia 3D risponde a una strategia commerciale ben definita e non sostituirร  lo stampaggio ad iniezione targato Sandretto , fornendo solamente un’alternativa. Se un cliente ha bisogno di produrre decine di migliaia di pezzi, allora si dovranno utilizzare presse ad iniezione. Ma se un cliente non puรฒ aspettare per uno stampo da produzione, allora la stampa 3D รจ una valida opzione.

Dalle presse a iniezione per materie plastiche alle tecnologie di stampa 3D, il passo รจ breve: perchรฉ avete scelto di entrare in questo mercato?
Il nostro prodotto nasce per stare in officina e non nella stanza di un designer. Abbiamo riprogettato completamente le macchine attualmente in commercio. La stampa 3D ha avuto un boom nel mondo dei maker, degli โ€œhobbistiโ€ e degli esperti di elettronica che basandosi su Arduino hanno creato qualcosa. Noi abbiamo approcciato il mercato da un’altra prospettiva, dal punto si vista meccatronico. Maggiore robustezza in termini di elettronica, di hardware, caratterizza le nostre macchine che sono rigide, in alluminio pesante, poichรฉ il telaio influisce sulla qualitร  della stampa. Anche a livello della qualitร  delle plastiche, sono tecnologie compatibili con piรน di una dozzina di plastiche diverse. Le stampanti Delta introdotte al Plast utilizzano filamenti da1,73 millimetri, sono state testate con PLA, ABS, TPU, HIPS, SEBS, PET e PETG. La nostra tecnologia inoltre permette i riempimenti grazie alle resine termoindurenti di qualitร  elevata, che garantiscono risultati di precisione molto piรน alta.

Come il vostro know how nel mondo delle materie plastiche diventa un punto di forza in questo mercato?
La capogruppo Photonike Capital ha comprato Sandretto proprio per entrare nel 3d, per la sua storia e competenza interna. La forza della Sandretto โ€œtradizionaleโ€ si รจ rispecchiata in quella 3d, a cominciare dal travaso dei clienti. Sandretto sapeva cosa lo stampatore classico chiedeva, ha una conoscenza delle materie plastiche, delle loro temperature di fusione, ecc.

Come si compone la vostra offerta di stampanti 3D? Sono stampanti professionali, quindi a chi si rivolgono, che tipologia di esigenze soddisfano, ecc
La nostra gamma รจ pensata per affiancare l’iniezione plastica.
Abbiamo estremizzato i limiti delle macchine 3d esistenti, il nostro modello piรน piccolo ha un piatto di 25×40 cm, il medio di 40×70 cm, 70×110 cm la macchina piรน grande. Si tratta quindi di macchine piรน grandi di quelle degli altri produttori, molto piรน veloci in termini lineari (fino a 60 gr/h di velocitร  di stampa) . Gli estrusori hanno capacitร  di deposito pari a circa il triplo dei concorrenti e i tempi dei cicli sono piรน rapidi. Si tratta a tutti gli effetti di macchine professionali.
Il piano investimenti terminerร  nel 2017 e non si ferma alla plastica. Nella plastica sono previste tre macchine in commercio da gennaio 2016, poi altre due macchine piรน specifiche che seguiranno, una รจ prodotto da produzione, che renderร  il tempo ciclo quasi pari a quello dell’iniezione plastica, una vera novitร  a livello mondiale. L’altra sarร  una tecnologia consumer piccolina che รจ giร  stata sviluppata. Sarร  in vendita a un prezzo di circa 8.000 euro, avrร  dimensioni 18×25 cm ed esula dal mercato professionale.
Abbiamo previsto un investimento di 8 milioni di euro.

Quali sono le aspettative da questo mercato?
Il mercato del 3d รจ particolare, non basta avere la macchina da vendere ma รจ fondamentale possedere una โ€œculturaโ€ del 3d, con una conoscenza approfondita anche delle componenti software. Abbiamo intenzione di investire anche nei componenti accessori, nei software, nella formazione dei servizi accessori.
Abbiamo aspettative elevate legate alla qualitร  di prodotto. Crediamo molto nel 3d, nella Sandretto del futuro. Nel nostro obiettivo, il fatturato della divisione 3d sarร  uguale a quello della divisione delle presse, ci proporremo sempre piรน come fornitore di macchine 3d ma anche come fornitore di soluzioni ibride tra presse e 3d, in quanto crediamo che ci siano dei punti di contatto tra questi due mondi. I prodotti che arrivano in produzione sono il risultato dell’azione di entrambe le tecnologie e sempre piรน emerge la necessitร  dei produttori finali di integrare queste due tecnologie, volumi e complessitร .

In termini di strategia a breve termine, quali sono le prioritร  di Sandretto nel mondo del 3D?
Al momento abbiamo una prima linea di produzione giร  attiva, sono giร  state prodotte circa 200 stampanti da ottobre a dicembre 2015.
Tra la divisione ricerca e sviluppo e la produzione abbiamo impiegato circa 20 persone e abbiamo predisposto un laboratorio dedicato โ€“ il Sandretto Skunk work Lab โ€“ nel Lazio per gestire il processo di sviluppo delle tecnologie.
Da gennaio 2016 partono le vendite. La distribuzione sarร  basata su punti vendita diretti, luoghi in cui si stamperร  per conto terzi e si farร  formazione, manutenzione e vendita di materiali di consumo. Ci saranno poi concessionari esclusivi e rivenditori. Il piano di distribuzione รจ aggressivo, sia in Italia che all’estero estero, dove possiamo contare su 50 agenti nel mondo (gli stessi delle presse).
Avremo a catalogo anche i materiali di consumo, per un’offerta competa e professionale di alto livello.

Contate di interagire col mondo dei maker?
In Italia ci sono tante piccole aziende competitive e maker con cui si potrร  collaborare, siamo aperti.

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