Con il motto “The Art of Innovation”, l’edizione 2025 della IPACK-IMA promette soluzioni tecnologiche fuori dal comune. E naturalmente non poteva mancare Gerhard Schubert GmbH, che dalla sua ultima partecipazione nella metropoli del Nord Italia ha fatto grandi passi avanti sul piano dell’innovazione. Al Padiglione 7, Stand B82, l’azienda tedesca mostrerà come il suo concetto modulare unisca efficienza e durata. Il cartoner presentato – esposto a Milano come confezionatrice per barrette – è dotato di un magazzino verticale con due pile di fustellati e di un dispositivo di chiusura ottimizzato in termini di peso.
Magazzini per ogni esigenza
Chi ha visitato fiere precedenti, come la ProSweets 2025 a Colonia, potrebbe riconoscere questa macchina. Ma il vero valore si cela nei dettagli: al posto del classico magazzino a pallet con Comfort Feeder, Schubert ha equipaggiato il cartoner con un magazzino verticale. Una dimostrazione concreta della flessibilità delle soluzioni modulari dell’azienda.
“I bisogni produttivi e di confezionamento raramente sono immutabili,” spiega Julia Junker, Marketing Manager di Schubert. “Ecco perché le linee di confezionamento devono essere altrettanto adattabili. Con la modularità Schubert, i cambi di configurazione diventano rapidi e semplici.”
Un telaio con Comfort Feeder può quindi essere facilmente sostituito con uno dotato di magazzino verticale – il cartoner di base rimane invariato, viene cambiato solo il modulo necessario. Nel formato monolinea, il robot A3 forma le scatole prelevando i fustellati verticalmente dal magazzino. A seconda delle dimensioni dei fustellati, è possibile inserire due pile consecutive con un’altezza massima di 1.200 mm. Il numero di fustellati varia in base allo spessore e al formato: più sono sottili e piccoli, maggiore è la capacità del magazzino.
Il modello espositivo può contenere fino a 4.000 fustellati, garantendo un’autonomia di 60 minuti di funzionamento continuo senza interruzioni: prelievo, incollaggio, formatura e chiusura avvengono in modo completamente automatizzato. In fiera, la macchina confeziona quattro barrette in due strati all’interno di astucci pronti per la vendita. Il processo è supportato dal collaudato formatore A3, lanciato da Schubert nel 2024, che fa parte integrante del magazzino verticale. È progettato per una formatura rapida monolinea, con una velocità fino a 60 cicli al minuto
Design ergonomico
Quando è necessario rifornire il magazzino, gli operatori possono farlo in pochi minuti. Un tavolo regolabile in altezza facilita questa operazione, permettendo di lavorare sempre a una postazione ergonomica. “Le soluzioni ben studiate sono da sempre un segno distintivo di Schubert,” aggiunge Junker. “E il nuovo magazzino verticale, insieme al nuovo utensile, ne è un’ulteriore prova.”
L’utensile di chiusura, progettato secondo i principi del “clean design”, segue la linea pragmatica e funzionale tipica di Schubert. Il numero dei componenti è stato significativamente ridotto, rendendo l’unità più leggera del 50% – un vantaggio fondamentale, soprattutto nei cambi formato frequenti. Oltre all’ergonomia, sono stati migliorati anche la rigidità e la stabilità della struttura, a vantaggio dell’affidabilità della componente nel tempo. “Le nostre macchine lavorano spesso in ciclo continuo e devono mantenere un’elevata robustezza. Con il nuovo utensile di chiusura, rispondiamo perfettamente a questa esigenza,” conclude Junker. Come il magazzino verticale, anche l’utensile di chiusura si distingue per la semplicità d’uso e può essere pulito facilmente in caso di necessità..
Innovazione da oltre cinque decenni
Con uno spirito innovativo così spiccato, è naturale guardare anche alla storia dell’azienda. Nell’ambito della campagna “Pick the Original”, Schubert ripercorre quasi 60 anni di pionierismo tecnologico: dal 1966, l’azienda ha rivoluzionato linee di picking, confezionamento, flowpack, oltre a sistemi di visione e robotica – grazie a un mix di competenza tecnologica e spirito inventivo, oggi portato avanti dalla terza generazione.