L’azienda di Pont Canavese (TO) ha deciso di liquidare il ramo presse e concentrarsi sulla costruzione di stampanti 3D e attrezzature per la manifattura additiva
Una decisione motivata dalla crescente difficoltà di ritagliarsi quote di mercato nel settore dello stampaggio ad iniezione, sempre più competitivo e complesso. Una notizia che ovviamente ha suscitato preoccupazione tra lavoratori che temono la possibile perdita di parte dei posti di lavoro al momento dello scadere della cassa integrazione (il 18 settembre prossimo).
La società ha già aperto le consultazioni con i sindacati e le parti sociali e sta partecipando al tavolo di confronto predisposto dalla regione Piemonte per trovare soluzioni che favoriscano la continuità aziendale ed il futuro occupazionale dei lavoratori.
Ricordiamo che Sandretto ha partecipato a Plast 2015 con un focus proprio sulle stampanti 3D industriali ed è un comparto su cui sta puntando.