È i1 1980 quando a Oleggio (No) Carlo e Antonio Platini fondano Verbano Plast che ha una linea per la produzione di PP in bolla. Nel 1987 l’azienda cambia la propria ragione sociale in Verbano Film e si trasferisce a Varallo Pombia (No) nel nuovo sito produttivo che è dotato anche del primo impianti di estrusione cast. Da allora la proprietà ha continuato ad investire nello sviluppo tecnologico, qualitativo e commerciale dell’azienda che, soprattutto a partire dal 2000 aumenta e automatizza la propria capacità produttiva ed arriva ad avere oltre 350 tipologie di film e a servire vari settori tra cui alimentare, medico, tessile, cartario, florovivaistico, automobilistico e adesivo. Importanti risorse vengono destinate anche all’ampliamento del personale e all’ottenimento di diverse certificazioni, la UNI EN ISO 9001, la BRCGS Packaging Materials, la PRS Green Label e la ISCC Plus. Da fine 2024 l’azienda sta lavorando all’apertura del suo secondo stabilimento produttivo che le consentirà di offrire ancora maggiori garanzie alla propria clientela. E proprio da qui ha inizio l’intervista a Tommaso Arrigoni, Customer Service Manager e Francesco Platini, Sales Manager Verbano Film.
Un nuovo stabilimento e nuove linee di produzione…. come sta evolvendo l’azienda?
Francesco Platini: Negli ultimi anni, Verbano Film ha compiuto un enorme passo avanti sia in termini di produzione che di qualità, soprattutto grazie allo sviluppo di strutture in mono PP per alcuni dei più grandi brand del settore alimentare.
Nel corso del 2025 inaugureremo ufficialmente Verbano Film 2, e stimiamo che la nostra capacità produttiva supererà le 20.000 tonnellate. Nel settore del polipropilene siamo un punto di riferimento: secondi in Italia per capacità produttiva, con 80 dipendenti e un fatturato di oltre 40 milioni di euro.
Dal 2018 collaboriamo con Colines, che abbiamo scelto come fornitore strategico per qualità e servizio. In quell’anno abbiamo acquistato il primo impianto di estrusione da tre estrusori a cinque strati e, nel 2023, abbiamo firmato l’accordo per una quinta linea di estrusione con cinque estrusori e nove strati, che implementa tutte le tecnologie più avanzate sviluppate da Colines. Tra queste, spiccano l’automatizzazione completa per la regolazione della testa e dello spessore e Pure, un estrusore brevettato che consente di riutilizzare al 100% i refili della bobina madre. Un’innovazione cruciale per ridurre gli scarti e ottimizzare il consumo energetico, due aspetti sempre più strategici per il settore.
Guardando alla vostra crescita, qual è stato il fattore chiave che ha permesso questo salto di qualità?
Francesco Platini: Bisogna tornare agli anni ’70 e ’80, quando il mondo del polipropilene ha subito una trasformazione radicale. Fino ad allora, questo materiale veniva impiegato principalmente per realizzare buste alimentari o per fiori. Da quel momento, però, è iniziato un percorso che ha portato ad utilizzare il polipropilene anche per applicazioni sempre più avanzate in settori come l’alimentare – per il confezionamento di caffè, cibi precotti e prodotti a lunga conservazione – e il medicale, che ci vede presenti nella produzione di film per buste e rotoli utilizzati per la sterilizzazione in ambito dentistico e ospedaliero. Negli ultimi anni, la domanda di strutture monomateriali ha spinto Verbano Film a sviluppare film speciali…
Lavorare in settori così diversi comporta delle sfide. Quali sono le principali implicazioni di questa scelta?
Francesco Platini: Senza dubbio, richiede competenze sempre più avanzate. Per questo, da anni, Verbano Film ha investito in un ufficio tecnico altamente specializzato, che oggi rappresenta uno dei nostri punti di forza. Un contributo fondamentale arriva anche dal nostro direttore tecnico, Antonio Platini, il cui background è di altissimo livello: ha lavorato nei laboratori di Giulio Natta a Ferrara e ha maturato una lunga esperienza come collaudatore di impianti di polipropilene. Antonio Platini ha condiviso il proprio know how con il nostro team tecnico guidato da Jury Brucceri, R&D manager, contribuendo in modo decisivo al posizionamento di Verbano Film ai vertici del settore.
In poche parole, perché scegliere Verbano Film?
Francesco Platini: Il nostro punto di forza è la personalizzazione: sviluppiamo prodotti su misura per le esigenze dei clienti. A questo si aggiungono qualità costante, servizio affidabile e puntualità. Con l’entrata in funzione del secondo stabilimento, avremo la possibilità di ridurre i tempi di consegna e potremo garantire una maggiore sicurezza nella catena di fornitura, un aspetto cruciale soprattutto per i grandi gruppi che ci chiedono un backup produttivo.
Lo stabilimento principale, Verbano Film 1, conta quattro impianti e 22 silos per lo stoccaggio delle materie prime. Verbano Film 2, invece, avrà un impianto con otto silos. Questo ci permetterà, previa approvazione del cliente, di decidere di spostare rapidamente la produzione da un sito all’altro, garantendo continuità e flessibilità.
Come si sta muovendo il mercato in questo inizio di 2025?
Francesco Platini: A livello generale, sia in Italia che all’estero, l’inizio dell’anno ha mostrato un calo degli ordini e una certa discontinuità. Verbano Film, però, va in controtendenza: i nostri impianti lavorano al 100% della capacità. Lo stabilimento principale, Verbano Film 1, opera 7 giorni su 7 su tre turni, mentre Verbano Film 2 funzionerà su due turni dal lunedì al venerdì. A darci stabilità è il nostro focus sulle specialties, anziché sui prodotti di largo consumo (commodity), un elemento che ci permette di mantenere un portafoglio ordini solido anche in un contesto incerto.
Quanto incide l’export sul vostro fatturato?
Tommaso Arrigoni: L’export rappresenta circa il 60% del nostro fatturato, con l’Europa come principale mercato. Oggi, Germania e Grecia sono i Paesi più strategici per noi.
La Grecia è frutto di azioni mirate avviate dalla famiglia Platini nei primi anni 2000, mentre in Germania abbiamo consolidato le relazioni costruite nel periodo in cui Francesco ha lavorato presso la nostra agenzia locale, prima di entrare in azienda nel 2017. Visti i trend di crescita,, vediamo un grande potenziale nel Sud America.
Quindi anche in un mondo iper tecnologico come questo, il rapporto umano resta un grande valore aggiunto nella vendita?
Francesco Platini: Assolutamente. Appena è stato possibile, dopo il Covid, abbiamo ripreso a visitare i nostri clienti, programmando almeno due viaggi all’anno. Inoltre, siamo tornati a partecipare alle fiere e a organizzare eventi, perché il contatto diretto è fondamentale. L’obiettivo è far crescere il nome dell’azienda sui mercati esteri, ma anche in Italia, visto che saremo presenti a Ipack-Ima.
Può darci qualche anticipazione su cosa presenterete a Ipack-Ima?
Tommaso Arrigoni: A Ipack-Ima presenteremo la nuova realtà di Verbano Film. Dopo un 2024 in cui abbiamo faticato a soddisfare l’elevata domanda, avremo sicuramente modo di valorizzare il nostro nuovo stabilimento, che ci permetterà di rispondere ancora meglio alle esigenze del mercato.
Ipack-Ima sarà anche un’occasione per rafforzare i rapporti con alcuni clienti storici, con cui nel tempo il legame si era affievolito. Inoltre, saremo presenti anche a FachPack in Germania. Un’altra novità è il nostro ingresso in G-Flex come socio simpatizzante, per confrontarci con altri attori del settore e restare sempre aggiornati sulle evoluzioni del mercato dell’imballaggio flessibile in Italia.
Nel campo del polipropilene, un tema chiave è l’utilizzo di materiali alternativi. Grazie alla certificazione ISCC Plus, Verbano Film può fornire materiali ottenuti da riciclo chimico e da fonti rinnovabili, attraverso un processo di ripolimerizzazione del monomero, garantendo così una maggiore sostenibilità.
verbanofilm.it