Il settore delle macchine per plastica e gomma rappresentato dallโassociazione di categoria AMAPLAST nel primo semestre 2021 presenta un trend positivo.
Lโultima indagine congiunturale svolta dal Centro Studi MECS riferita ai primi 6 mesi dellโanno riscontra unaย progressione a due cifre per fatturato e ordini, consolidando il clima di ritrovata fiducia del settore, dopo il lungo periodo di difficoltร dovuto alla pandemia. Infatti, rispetto al periodo gennaio-giugno 2020, la variazione di fatturato รจ pari alย +11.
Sempre nei primi 6 mesi del 2021 le aziende associate hanno registrato una decisa risalita delย portafoglio ordini,ย pari alย +46%ย rispetto allโanno scorso. La ripresa รจ figlia soprattutto delleย rilevanti commesse di impiantiย da parte di clienti italiani, ma molto positiva รจ anche la tendenza degli ordinativi raccolti allโestero, sia per i macchinari sia per la ricambistica.
Il rimbalzo del mercato interno conferma cosรฌ laย maggiore propensione agli investimentiย da parte delle aziende nazionali, stimolata anche dagli incentivi previsti dai piani di politica industriale.
Continuano a mostrare vivacitร tutti e quattro i piรน importanti settori di impiego delle macchine per plastica e gomma. Rimangono perรฒ le incognite legate alla diffusione della variante Delta e, soprattutto, le preoccupazioni per gli ancoraย alti livelli dei prezzi delle materie prime nonchรฉ la relativa scarsa disponibilitร , fattori che comportano un allungamento dei tempi medi di consegna e una riduzione dei margini.
Lo stesso Centro Studi MECS ha terminato lโelaborazione dellโIndagine Statistica Nazionale, svolta per la prima volta in forma organica tra le aziende italiane costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma.
Il quadro di sintesi descrive un settore cheย nel 2020ย ha generato un fatturato diย 3,74 miliardi di euro, realizzato allโesteroย per una quota che sfiora ilย 76% del totale, confermando quindi la storicaย propensione allโexport delle imprese del comparto. Le maggior parte delle aziende censite(quasi 350) sono piccole realtร : infatti, circa il 74% delle imprese realizza meno di 10 milioni di euro di fatturato, per un valore complessivo che non raggiunge un quarto del totale, con una minore propensione allโexport. Parallelamente, le aziende di grandi dimensioni, pur costituendo solo il 26% del totale, generano il 77% del fatturato e raggiungono quote export superiori allโ85%.
Il maggiore livello di analisi dellโIndagine consente di delineare anche le quote di produzione per applicazione e per tecnologia.
Il primo indicatore evidenzia che รจ lโimballaggioย il primo mercato di riferimentoย dei costruttori italiani e piรน nello specifico quello alimentare (30% del fatturato) seguito dagli altri segmenti di packaging (12% circa); lโautomotive assorbe il 19% della produzione e lโedilizia lโ11%; con quote dal 4 al 2% sul totale seguono, a scendere, il medicale, lโagricoltura, lโelettronica/elettrotecnica e le altre applicazioni.
Quanto alle tipologie di macchinari, si osserva che รจ la categoria degliย estrusori, con il 17% del totale, a rappresentare il nucleo piรน consistente del fatturato totale di settore; a seguire, gliย ausiliariย con il 12%, leย macchine a iniezioneย con lโ11% e leย soffiatriciย con quasi il 7%. Gli impianti per il recupero/riciclo e la macrocategoria dei macchinari per gomma sfiorano ciascuna una quota del 6%.