Economia circolare nella grammatica del nuovo mondo

28 febbraio 2022

Materie plastiche e sostenibilità nel libro scritto dal top voice di LinkedIn Filippo Poletti

Radicale come la prima, la seconda, la terza e la quarta rivoluzione industriale. È la rivoluzione universale del covid, quella che ha cambiato per sempre la nostra vita. Non solo, dunque, una tragica emergenza sanitaria con più di 133 mila morti e oltre 5 milioni di casi confermati in Italia tra il 2020 e il 2021, ma anche un cambiamento epocale.

È la lettura proposta dal giornalista e top voice di LinkedIn Italia Filippo Poletti nel libro “Grammatica del nuovo mondoattraverso la presentazione di 50 parole chiave a partire da 50 racconti di cronaca: edito da Lupetti, il libro ordina i vocaboli alfabeticamente, andando dalla A di Aurora alla G di “grazie”, dalla I di “italiani” alla P di “plastica”, dalla S di “smart working” alla U di “umanità”.

Tra le parole del nuovo mondo ci sono aggettivi che hanno invertito la loro valenza (come positivo, diventato un termine negativo) ed espressioni che hanno assunto nuovi valori. È il caso della plastica diventata una presenza amica: vale ad esempio per i guanti monouso in lattice così come per i tanti utilizzi nel settore biomedicale o i pannelli divisori adottati negli uffici e negli esercizi pubblici. Non presentando reattività nei confronti di altre sostanze i prodotti della chimica sono risultati indispensabili.

Ripercorrendo l’avvento della pandemia, il libro “Grammatica del nuovo mondo” ricorda come il 16 marzo 2020, data del decreto-legge “Cura Italia”, l’Istituto superiore di sanità, sul sito ufficiale, rispose a questa domanda: «I guanti servono a prevenire le infezioni?». I guanti – dichiarò l’ente pubblico – non sostituiscono la corretta igiene delle mani, «che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi». Fondamentale, tuttavia, è che siano – proseguiva l’ISS – «ricambiati ogni volta che si sporcano», «non vengano a contatto con bocca, naso e occhi» e che «siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato».

È nell’economia circolare – spiega Poletti – la chiave di volta del nuovo mondo: «Se il coronavirus ci ha fatto riflettere sull’importanza delle materie plastiche, è impensabile fare in futuro dietrofront sullo sviluppo dell’economia circolare». L’esempio citato è quello di PlasticFinder, la piattaforma online fondata da Riccardo Parrini, Stefano Chiaramondia, Ivan Riva e Srinivasan Manikantan, che permette di mettere in vendita e acquistare plastica circolare certificata: grazie a questo markeplace, infatti, la plastica riutilizzata nel caso, ad esempio, dei sottoprodotti della lavorazione o le eccedenze di magazzino possono essere acquistate da un nuovo operatore, riducendo la necessità di produrre nuova materia prima e permettendo di riciclare materie plastiche nel rispetto delle normative vigenti.

Come ha scritto il filosofo Salvatore Veca nella premessa al libro di Poletti, «noi non siamo i signori dell’universo. Noi siamo nello stato contingente dell’essere “creature”, nel senso che il mondo non è in alcun caso nostro. Il nostro slogan “una sola umanità, un solo pianeta” va integrato con la glossa che ci ricorda che, come viventi, noi non siamo “soli”». È la lezione della pandemia: come siamo parte della natura e della cultura, così apparteniamo alla comunità vivente. Nel nuovo mondo, infatti, c’è spazio solo per la prospettiva dell’ecologia radicale e della giustizia sociale. 

Per maggiori informazioni clicca qui.

Condividi questo articolo
Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on LinkedInEmail this to someone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *