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Assemblea Amaplast: le nomine e i dati di settore

di Cecilia
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Amaplast_da sx Fortis Molari Quagliuolo De Vecchi_in piedi De Filippi

Tecnoplast ha partecipato mercoledรฌ 16 settembre 2020 all’annuale assemblea dei sociย Amaplastย – l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma.

amaplastLโ€™Assemblea รจ stata anche lโ€™occasione per festeggiare ilย sessantesimo anniversario di Amaplast. Un traguardo importante per unโ€™organizzazione che rappresenta uno dei comparti di punta della meccanica strumentale e di cui fanno ancora parte alcune delle aziende che hanno contribuito alla sua fondazione, il 27 settembre 1960, a cui se ne sono aggiunte tante altre nel corso dei decenni, rafforzandone lโ€™identitร . Il Presidente Previero ha tenuto a sottolineare come questo anniversario non rappresenti un punto di arrivo bensรฌ di una tappa intermedia, con lโ€™obiettivo di continuare a crescere in un mercato sempre piรน globale e competitivo.

Durante lโ€™Assemblea, รจ statoย approvato il nuovo Statuto, alla luce del nuovo Regolamento unico per il Sistema confindustriale, e sono statiย rinnovati gli Organi associativi:

  • Consiglio Generale, con lโ€™elezione di Michele Bandera (COSTRUZIONI MECCANICHE LUIGI BANDERA), Maria Grazia Colombo (BFM), Gianni Luoni (ELBA), Alessandro Balzanelli (F.B. BALZANELLI), Barbara Ulcelli (IMG), Luciano Gallino (MARIS), Claudia Persico (PERSICO), Gianfranco Cattapan (PLASTIC SYSTEMS), Corrado Zanga (UNILOY ITALIA), per il biennio 2020-2022
  • Probiviri, con lโ€™elezione di Andrea Mariani (HENNECKE-OMS), Simone Maccagnan (MAC.GI), Maurizio Toniato (MOBERT), Flavio Giordani (PLASTIBLOW), Romeo Varisco (TERMOSTAMPI) e Revisori Contabili, con lโ€™elezione di Gianni Cazzulo (dottore commercialista), Claudia Cribiรน (CRIZAF), Roberta Rivi (RIVI MAGNETICS), per il quadriennio 2020-2024.

Il Presidente Dario Previero ha illustrato nella sua relazione allโ€™Assembleaย lโ€™andamento dellโ€™industria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, commentando le elaborazioni del centro studi dellโ€™associazione e osservando come, dopo otto anni, la progressione dellโ€™industria italiana delle macchine per plastica e gomma si sia fermata e il 2019 abbia chiuso in negativo.

Il Presidente Previero ha infine ricordato ilย progetto sinergicoย che Amaplast ha recentemente intrapreso con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e lโ€™Imballaggio).

Progetto che consentirร  di migliorare ulteriormente la qualitร  dei servizi offerti alle aziende associate (dal credito e finanza alla formazione, dalle problematiche tecniche alla promozione ma non solo), condividendo le competenze, i servizi e le esperienze che le singole strutture operative offrono.

Al termine dellโ€™Assemblea nella parte pubblica dellโ€™evento, รจ stata presentata una attuale relazione โ€“ dal titolo โ€œMillennials: generazione senza futuro… e senza plastica?โ€ – focalizzata sulle nuove generazioni: che cosa pensano, come si muovono e quale opinione hanno della plastica.

A seguire, si รจ tenuta la tavola rotonda “Plastica: quale futuro in un mondo circolare“.

I lavori si sono conclusi con una cena per festeggiare il 60ยฐ anniversario e con uno spettacolo del comico Andrea Pucci.

 

TAVOLA ROTONDA โ€œPLASTICA: QUALE FUTURO IN UN MONDO CIRCOLAREโ€

Nellโ€™ambito dellโ€™assemblea Amaplast si รจ svolta la tavola rotonda dal titolo “Plastica: quale futuro in un mondo circolare“, aperta dallโ€™intervento di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, a cui sono seguiti gli interventi di Giorgio Quagliuolo, Presidente COREPLA, Gabriele Molari, Marketing Services Innovation Manager Tetra Pak Packaging Solutions, Guido de Vecchi, Direttore Generale Innovation Center Intesa Sanpaolo.

amaplastIl professor Fortis ha illustrato il difficile contesto economico mondiale e le opportunitร  che si potrebbero creare per lโ€™Italia grazie al corretto impiego dei fondi europei stanziati per sostenere la ripresa delle economie, dopo lโ€™impatto della crisi causata dalla pandemia. Si รจ poi concentrato sul trend della filiera italiana della plastica-gomma-macchine-stampi, ricordando in particolareย la forza dellโ€™Italia quale Paese manifatturiero e, soprattutto, sempre piรน โ€œmeccanicoโ€, con una forte spinta innovativa e competitiva sui mercati internazionali.

Il Presidente Quagliuolo ha sottolineato il paradosso della duplice imposizione fiscale (โ€œplastic taxโ€) che dovrebbe entrare in vigore il 1ยฐ gennaio 2021 in Italia e in Europa, tenuto conto che โ€œil mondo non puรฒ vivere senza plasticaโ€. Si tratta infatti di unย materiale indispensabile nella nostra quotidianitร ย ma รจ imprescindibile responsabilizzare e rendere consapevole il consumatore che lโ€™abbandono della plastica รจ un problema ambientale ma anche socio-economico. In sintesi,ย lโ€™educazione, non la tassazione, รจ la chiave di volta.

Gabriele Molari ha proposto il suo punto di vista in merito al futuro dellโ€™imballaggio in plastica: si tratta da un lato di un veicolo formidabile per valorizzare i brand e comunicare messaggi, dallโ€™altro di un prodottoย  ย che garantisce facilitร  dโ€™uso e comoditร : attraverso lโ€™innovazione, si passa quindi da un concetto di semplice manufatto a un concetto di servizio, conย soluzioni che devono essere sostenibili a 360 gradi.

Guido de Vecchi ha illustrato lโ€™impegno del sistema bancario a supporto delle imprese italiane per affrontare le conseguenze della pandemia. Al di lร  del sostegno finanziario, Intesa Sanpaolo si sta anche muovendo per destinareย fondi dedicati a start-up e aziende innovativeย che possano offrire un fattivo contributo allo sviluppo dellโ€™economia circolare.

 

AMAPLAST E I GIOVANI

La tavola rotonda รจ stata preceduta da un intervento di Ilaria Vesentini, amministratore delegato di MECS, il centro studi di Acimac e Ucima, le due associazioni con cui Amaplast ha recentemente avviato una stretta collaborazione.

La sua relazione โ€“ dal titoloย โ€œMillennials: generazione senza futuro… e senza plastica?โ€ย – si รจ focalizzata sulle nuove generazioni: che cosa pensano, come si muovono e quale opinione hanno della plastica. Dallโ€™analisi svolta da MECS emerge che la fascia piรน giovane della popolazione, che naturalmente tende sempre piรน a informarsi attraverso i canali virtuali, desidera essere maggiormenteย consapevole riguardo la sostenibilitร  dei propri consumi. Per quanto riguarda la plastica, in particolare gli imballaggi, la percezione non รจ ancora โ€œmaturaโ€ e risulta quindi indispensabile insistere sulla corretta e capillare informazione per far meglio comprendere le potenzialitร  di impiego e, soprattutto, di riciclo del materiale, in chiave di economia circolare.

Proprio a questo proposito, Amaplast ha avviato una serie di iniziative volte a far conoscere meglio il settore ai giovani. Oltre allโ€™apertura di account su Facebook e Instagram (da tempo giร  esistono quelli su LinkedIn e Twitter e Youtube), verranno veicolati sui social alcuni video, perย aprire un canale di comunicazioneย e illustrare la realtร  del comparto e i vantaggi che le imprese possono offrire. Infatti, non รจ sempre facile per le aziende trovare ingegneri e tecnici specializzati da assumere: i neolaureati in ingegneria, i diplomati degli istituti tecnici e degli ITS molto spesso prediligono le grandi realtร , le multinazionali, apparentemente piรน โ€œappealingโ€ rispetto alle piccole e medie imprese della meccanica strumentale.

Si aggiungerร  poi unย concorso a premi fra istituti tecniciย che prevede fra lโ€™altro unโ€™azione di tutoraggio da parte delle aziende.

Queste iniziative seguono la campagna video sulle tecnologie per plastica e gomma in ottica diย economia circolare, sempre rivolta ai giovani e piรน in generale ai non addetti ai lavori, diffusa da Amaplast nelle scorse settimane.

 

DATI DI SETTORE

Il Presidente Dario Previero ha illustrato nella sua relazione allโ€™Assemblea lโ€™andamento dellโ€™industria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, commentando le elaborazioni del centro studi Amaplast e osservando come, dopo otto anni, la progressione dellโ€™industria italiana delle macchine per plastica e gomma si sia fermata e il 2019 abbia chiuso con tutti gli indici in rosso.

 

Mercato italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma (milioni di euro)
2018 2019 โˆ†% 2019/2018
produzione 4.700 4.400 -6,4
export 3.260 3.060 -6,2
import 1.010 920 -8,9
mercato interno 2.450 2.260 -7,8
saldo commerciale (attivo) 2.250 2.140 -4,9

 

I segnali di unโ€™imminenteย inversione di tendenzaย avevano iniziato a manifestarsi a consuntivo 2018, quando la crescita della produzione era stata frazionale e lโ€™export giร  mostrava un calo, seppur modesto.

Successivamente, nel corso del 2019, lโ€™andamento del commercio estero di settore si รจ rivelato costantemente negativo, soprattutto sul fronte delle importazioni, salvo chiudere il periodo con una flessione meno marcata di quanto si potesse temere.

Comunque, il bilancio 2019 dei costruttori italiani risulta in linea con quello dei concorrenti tedeschi, che a loro volta hanno registrato una contrazione del 5% allโ€™import e del 7% allโ€™export.

Del resto, numerosiย fattori di incertezza economici e commercialiย si sono susseguiti e sovrapposti negli ultimi mesi dellโ€™anno, determinando un raffreddamento degli investimenti interni, anche in funzione del progressivo esaurimento degli effetti di Industria 4.0 e una modifica delle dinamiche dellโ€™export italiano di settore che, mediamente, continua a rappresentare una quota nellโ€™ordine del 70% della produzione.

Peraltro, come sottolineato dal Presidente Previero, il nucleo di aziende facenti parte di Amaplast ha registrato mediamenteย risultati meno negativi rispetto al resto del comparto, con una perdita di fatturato nellโ€™ordine del 5% e di esportazioni del 2,5%.

Naturalmente, questa รจ la situazione precedente allโ€™emergenza determinata dalla pandemia di Covid-19, che ha posto lโ€™Italia e tutto il mondo di fronte a una situazione mai vissuta prima.

Risulta difficile formulare ipotesi sullโ€™andamento della crisi e, a maggior ragione, sullโ€™impatto che essa potrร  avere anche sullโ€™industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma.

Sulla base delle indagini condotte dallโ€™associazione, tenendo conto delle variabili che caratterizzano il comparto, si stima che lโ€™anno in corso chiuderร  con unaย contrazione degli ordini del 20-25%.

Peraltro, VDMA, lโ€™Associazione che rappresenta i concorrenti tedeschi, si attende un dato altrettanto negativo per quanto concerne la contrazione degli ordini, addirittura corretto lo scorso agosto a un -30%.

Le statistiche ISTAT del commercio estero italiano di settore nelย primo semestre 2020, a confronto con l’analogo periodo 2019, mostrano un calo a due cifre per entrambe le correnti di scambio: -17,6% lโ€™import e -21,7% lโ€™export. Perรฒ, un piccolo segnale in controtendenza si osserva rispetto alle rilevazioni di maggio, quando lโ€™arretramento dellโ€™import superava i diciotto punti e quello dellโ€™export sfiorava i ventitrรฉ.

Questo bilancio di metร  anno non รจ certo sorprendente, visto ilย complesso contesto in cui si trovano a operare le aziende italiane costruttrici di macchinari, alla luce dellโ€™emergenza pandemica, ma la lievissima inversione potrebbe confermare le ultime stime di ISTAT e CONFINDUSTRIA che, insieme ad altre organizzazioni, evidenziano via via nelle ultime settimane una (pur debole) ripresa della produzione industriale italiana, in una situazione ancora complicata.

Uno sguardo alla geografia dellโ€™export italiano di settore, a livello di macro-aree, restituisce unโ€™immagine piuttosto sconfortante rispetto alle regioni che per i costruttori italiani sono storicamente di primo riferimento per le vendite, con diminuzioni a doppia cifra:

  • -20% lโ€™Europa. In ambito comunitario pesano il -17% della Germania e della Polonia e i decrementi vicini ai trenta punti di Spagna, Francia e Regno Unito
  • -28% il Medio Oriente e -23% lโ€™Estremo Oriente. Se nella prima regione hanno sostanzialmente tenuto i mercati di maggiore peso (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Israele mentre lโ€™Iran giร  da diverso tempo ha perso importanza) mentre quelli minori hanno subito un tracollo, nel resto dellโ€™Asia pesano soprattutto le performance negative di Cina e Indonesia a fronte della tenuta dellโ€™India
  • -26% il Nordamerica, dove frena bruscamente la precedente costante ascesa degli Stati Uniti e declinano ulteriormente Messico e Canada
  • -31% il Sudamerica, trascinato verso il basso dai risultati di Brasile, Argentina e Colombia
  • -13% lโ€™Africa, con una performance migliore per il Nordafrica rispetto al resto del continente. Nel complesso, anche nel continente africano a soffrire maggiormente sono state le vendite nei mercati di sbocco storicamente piรน importanti per i costruttori italiani di macchinari.

 

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