Innovare per proteggere la qualità, senza mai tradire le radici. È questa la filosofia che accomuna Antichi Sapori dell’Etna – un hub internazionale per il trattamento e la lavorazione del pistacchio nata nel 1999 a Bronte – e Sesotec – specializzata nello sviluppo di tecnologie per la rilevazione e la separazione di contaminanti nei processi industriali –, protagoniste di una collaborazione che coniuga tecnologia e tradizione nella lavorazione del pistacchio.
E in un settore dove la sicurezza alimentare e l’artigianalità devono convivere, l’innovazione diventa una keyword. Grazie ai sistemi di rilevazione Sesotec, infatti, l’azienda di Bronte ha potuto potenziare i propri standard produttivi, aumentando efficienza e controllo di qualità lungo l’intera filiera. Ne abbiamo parlato con Luca Meli, Plant Operations Manager di Antichi Sapori dell’Etna.
Chi è oggi Antichi Sapori dell’Etna?
Antichi Sapori dell’Etna – ci ha spiegato – è un hub internazionale per il trattamento e la lavorazione del pistacchio. L’azienda è nata nel 1999 a Bronte dal desiderio di unire la tradizione nella lavorazione del pistacchio ai modelli più moderni di impresa, adottando sin da subito un modello di business capace di rispondere sia alle esigenze del mercato B2B – con i marchi Madero e Madero Quality – sia a quelle del mercato B2C, attraverso i brand Pistì e Vincente.
Nel 2001 abbiamo presentato al Cibus la prima crema spalmabile al pistacchio, che ha conquistato il pubblico e consolidato la reputazione del nostro marchio, mentre nel 2007 abbiamo inaugurato un nuovo stabilimento di 4.000 m² nell’area artigianale di Bronte, potenziando la produzione sia per il canale industriale che per quello dolciario.
Nel 2021 abbiamo superato i 50 milioni di euro di fatturato e il gruppo è stato acquisito dal gruppo Nutkao, per poi chiudere il 2024 oltre quota 129 milioni, con circa 350 dipendenti. Una crescita che non ha mai messo in secondo piano i valori fondanti: salvaguardia del territorio, impatto sociale, lavorazione artigianale e innovazione tecnologica.
Quali erano le principali difficoltà o gli obiettivi di business che vi hanno portato a valutare le soluzioni Sesotec?
Operiamo in contesti B2B e B2C, e da qui nasce la necessità di gestire con precisione il controllo dei corpi estranei secondo i criteri delle certificazioni IFS, BRC e FSSC22000, con diversi gradi di sensibilità a seconda della fase di controllo. Inoltre, il monitoraggio nelle prime fasi di processo è fondamentale per assicurare l’assenza di componenti metalliche che potrebbero danneggiare impianti e macchinari nelle fasi successive.
Abbiamo scelto Sesotec per la sensibilità delle macchine e per le soluzioni tecniche personalizzate, perfettamente adattate alle nostre linee produttive.
Quali macchine Sesotec avete installato e come vengono utilizzate?
Sesotec ci ha fornito metal detector per il monitoraggio del pistacchio selezionato in uscita dalle linee di selezione ottica, assicurando l’assenza totale di corpi estranei.
Inoltre, utilizziamo un metal detector sulla linea del pesto di pistacchio, che ci permette di espellere un prodotto fluido nel caso possa contenere un possibile contaminante.
Infine, abbiamo applicato un controllo MD sui lievitati – colombe e panettoni – per garantire la massima sicurezza anche su prodotti più difficili da analizzare, a causa del loro naturale contenuto di umidità.
Quali risultati avete ottenuto dopo l’implementazione?
Nel settore pistacchio siamo riusciti a implementare un controllo rapido che ci consente di monitorare oltre 70 tonnellate al giorno senza rallentare la produzione.
Nei lievitati e nel pesto, invece, abbiamo raggiunto la certezza di controllo su due CCP fondamentali di processo, garantendo sicurezza e qualità assolute.
Quali aspetti del servizio Sesotec avete apprezzato maggiormente?
Sicuramente la disponibilità e la capacità di fornire macchine perfettamente integrate nel nostro modo di lavorare. A questo si aggiunge un’assistenza in loco specializzata, sempre pronta a supportarci con professionalità e tempestività.
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