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A Roma la prima stazione di servizio al mondo con asfalto al grafene

di Cecilia
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Giuseppe Zappalà, AD Q8 Italia;

La nuova stazione di servizio di Q8 inaugurata oggi sulla Via Ardeatina a Roma è la prima al mondo a sperimentare l’asfalto con Gipave, un supermodificante polimerico contenente anche grafene e una plastica da recupero appositamente selezionata, che a oggi non rientra nella filiera del riciclo ma è destinata agli impianti di termovalorizzazione. L’additivo al grafene Gipave permetterà di estendere la vita utile della pavimentazione con conseguente riduzione degli interventi di manutenzione e dei relativi costi nel medio-lungo periodo.

Dal 2018 ad oggi questa tecnologia brevettata è stata utilizzata in dieci campi prova realizzati sia in Italia sia all’estero. Le sperimentazioni in Italia hanno riguardato, tra le altre, una taxiway dell’aeroporto di Roma-Fiumicino dedicata ai velivoli intercontinentali, una taxiway dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, la SP 03 Ardeatina a Roma, la Strada Provinciale 35 Milano-Meda e la SP62 nei pressi di Laimburg (BZ). All’estero Gipave è stato sperimentato nel Regno Unito, più precisamente sulla Main Road a Curbridge nell’Oxfordshire e a Dartford nel Kent. Inoltre, Iterchimica ha donato il prodotto e la tecnologia Gipave per il fondo stradale lungo 1.067 metri del nuovo ponte di Genova San Giorgio. Tutti i test finora effettuati da università e laboratori certificati hanno confermato gli ottimi risultati in termini di performance dell’asfalto, già riscontrati in tre anni di Ricerca e Sviluppo in laboratorio. I dati su strada convalidano l’aumento della resistenza ai cicli di carico, la capacità di sopportare le escursioni termiche e hanno dimostrato che la tecnologia utilizzata consente di migliorare i parametri relativi all’ormaiamento. La maggiore resistenza permetterà di ottenere pavimentazioni che durano più a lungo rispetto a quelle realizzate tradizionalmente.

La nuova tecnologia usa specifici polimeri e nanomateriali in grafene al fine di migliorare notevolmente le prestazioni fisico-meccaniche delle pavimentazioni.

Dal punto di vista ambientale la nuova tecnologia rappresenta un’innovazione anche per quanto concerne l’economia circolare. Infatti, le strade realizzate con Gipave, oltre a consentire il recupero di una specifica tipologia di plastica dura potranno essere riciclate al 100% nei successivi cicli produttivi, permettendo di risparmiare materie prime e di ridurre in modo significativo le emissioni di CO2.

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